venerdì 10 novembre 2023

MAXI FLOTTE FILOBUS

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Nonostante la chiusura di reti grandiose (clamorosa quella di Mosca, estesa per 595 km, avvenuta nel 2020 e sostituita con bus elettrici) e di reti caratteristiche (come quella di Innsbruck, estesa per poco meno di 20 km, avvenuta nel 2007 e sostituita dall'ampliamento della rete tramviaria) il filobus continua a mantenere una posizione di tutto rispetto nel panorama delle tecnologie dedicate al trasporto collettivo.

Questo perdurare della presenza e della modernizzazione delle reti filoviarie è dovuto fondamentalmente all'introduzione sui rotabili di nuove tecnologie, come quella della ricarica lungo il percorso di batterie interne (IMC = In Motion Charging) che consentono la cosiddetta marcia autonoma anche in tratti privi di rete aerea.

O come quella (in sperimentazione a Riga) che prevede la presenza a bordo di batterie ricaricate da una piccola cella a combustibile che consentono di estendere l'autonomia wireless fino a 100 km (Range Extender).

In questo modo la rete di alimentazione aerea si semplifica notevolmente, evitando la stesura e la manutenzione di bifilare nei tratti di rete più complessi, quali i depositi o gli incroci fra le varie linee o ancora nei centri storici, ove com'è noto la presenza di una rete aerea ha sempre trovato forti opposizioni da parte dei residenti.

Inoltre i filobus IMC non necessitano di alcun nuovo investimento strutturale, consentendo di ampliare facilmente le reti preesistenti, e non hanno bisogno della creazione di punti di ricarica notturna o lungo il percorso, indispensabili invece per i i bus a batteria.

La tabella mostra le flotte più significative di filobus (con un numero complessivo di veicoli maggiore di 100) delle principali aziende di TPL d'Europa (escluse le 3 russie) con l'indicazione, oltre del numero complessivo dei rotabili, anche del grado di anzianità del parco veicolare (evidenziato con la percentuale dei mezzi con oltre 10 anni di esercizio).

Nella classifica hanno particolare evidenza città dell'ex Patto di Varsavia (Riga, Bratislava, Kaunas, Budapest, Vilnius) nelle quali il trasporto pubblico collettivo è stato predominante fino ad una trentina di anni or sono e nelle quali evidentemente c'era particolare disponibilità di energia elettrica a basso costo.

Fra le città occidentali che non hanno mai consentito l'abdicazione del filobus vanno menzionate Salisburgo, Milano, Zurigo, Ginevra, Losanna; tutte città dell'arco alpino, nelle quali l'abbondanza di risorse idroelettriche ha consentito a suo tempo la creazione di reti filoviarie che sono arrivate fino ai nostri giorni egregiamente, ampliandosi e modernizzandosi col tempo.

Fra i rotabili con particolari caratteristiche, oltre il già menzionato Trollino articolato con celle a combustibile di Riga, vanno menzionati quelli a capacità maggiorata, come lo Skoda 31Tr da 19 metri ed il Trollino 24 metri di Bratislava, o il Trollino 15 metri monocassa 3 assi di Vilnius, senza dimenticare i modelli Hess da 19 e 25 metri, appannaggio delle flotte svizzere.



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